Troppo giovani per la pensione, troppo vecchi per lavorare


II Comune dichiara guerra alla Ludopatia

09.03.2020 16:17

 


https://www.medinforma.info/2020/03/07/ii-comune-dichiara-guerra-alla-ludopatia/
 

POSTED BY: CORRADO MARELLI 7 MARZO 2020

Sintesi della notizia (da l’altra stampa)

II Comune prepara un regolamento ad hoc per limitare l’attività degli esercizi con le slot e incentivare quelli che decidono di dismetterle. Sulla scia di quelli approvati a Monza e nell’Ambito di Lecco, in commissione è stata presentata una bozza del regolamento che sarà portato in Consiglio comunale e sarà «esportato» negli altri Comuni.

Il sindaco nonché presidente della Provincia Luca Santambrogio, ha anche intenzione di impegnarsi affinchè vengano adottate delle misure a livello sovra-comunale, «per coinvolgere tutto il territorio. Altrimenti il rischio è che i giocatori si spostino da Meda per andare nei Comuni vicini». Anche se Meda non può essere considerata la «Las Vegas della Brianza», secondo i dati dell’Agenzia dei Monopoli, la spesa media annua per abitante è 1.086 euro (per un totale di circa 25,4 milioni) proveniente da slot machine e video lottery, mentre il totale comprendente anche lotto, enalotto e scommesse supera i 33,5 milioni.

Una criticità che già la precedente Amministrazione aveva cercato di fronteggiare con l’iniziativa «L’azzardo non è un gioco» e che ora si vuole contrastare, «attraverso una cornice giuridica», ha sottolineato il presidente della Commissione Regolamenti Andrea Boga.

«L’obiettivo è quello di tutelare la salute pubblica e preservare la serenità domestica in un’ottica precauzionale – ha aggiunto – La ludopatia può avere degli effetti devastanti sulla persona che ne soffre e sulla sua famiglia e bisogna fare di tutto per prevenirla».

In particolare è fondamentale tutelare la fasce più deboli, come i pensionati e i minori. Per questo l’idea è di limitare l’apertura degli esercizi in cui si può giocare d’azzardo attraverso la chiusura o lo spegnimento delle slot negli orari più sensibili, indicativamente dalle 23 alle 14.

L’intento è anche quello di premiare i comportamenti virtuosi, con degli incentivi, che prevedono la riduzione per almeno due anni della parte variabile della Tari e/o dell’aliquota Imu per le attività che decidono di dismettere le apparecchiature e la concessione di contributi una tantum ai nuovi esercizi che si impegnino a non installare le macchinette per almeno cinque anni.

Il provvedimento sarà applicato a tutte le tipologie di gioco lecito che prevedono vincite in denaro, escludendo gratta e vinci, lotto, enalotto, totocalcio, bingo e tutte quelle forme di intrattenimento che presuppongono abilità mentale e strategica.

Oltre alle misure previste, però, Massimo Nava (Pd) e Paolo Tagliabue (lista civica Gianni Caimi) hanno proposto di portare avanti un’attività di sensibilizzazione nelle scuole: «Bisogna partire dai ragazzi, gli studi dimostrano che si inizia a giocare già dalle medie».

Monica Gregis (Giornale di Seregno, martedì 3 marzo 2020 pag. 29)

Commenti:

 

O.S. Sindacato SOU - 7 Marzo 2020

Quella cosa che nessuno vuole, perchè darebbe scacco matto al male.

Per contrastare ogni negatività sociale, ora è il turno della ludopatia (nel “parla come mangi”, significa opporre resistenza all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse). La Politica e la Burocrazia istituzionale pubblica, civile e militare, una ne pensano e cento ne fanno. I problemi sarebbero semplici da risolvere senza scomodarsi con dibattiti e blitz (sceneggiata italiana): creare la FELICITA’. Perchè questa nostra Società è la culla dell’INFELICITA’ dal 1° gennaio del 1948. Giuseppe Saragat (che poi sarebbe diventato quinto presidente della Repubblica ) nel 1946 avvertì l’Assemblea Costituente: “Fate che il volto di questa Repubblica, sia un volto umano”. Ferruccio Parri – esponente della resistenza armata e appartenente al partito d’Azione – nel suo intervento alla Consulta del 26 settembre 1945 in qualità di presidente del Consiglio, parlò di “causa democratica,che vi deve stare a cuore”. Come mai? Non era scontata la Democrazia dopo tanto sangue e illibertà? Studiando i specifici atti / verbali politici istituzionali nelle opportune sedi (biblioteca del Senato), dal 1945 post liberazione, sino al 1947, potremmo capire che i mali di questa Repubblica hanno origini lontane e in periodi impossibili da credere. Il discorso è sempre questo: dava fastidio il “recipiente” o il “contenuto” di quel regime infausto? Parrebbe il “contenuto”.

O.S. Sindacato SOU – U.L.R.S. 7 Meda

https://www.sindacato-sou.webnode.it
Pec: sou@pec.it

 

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