Troppo giovani per la pensione, troppo vecchi per lavorare


LA STORIA DEI DUE ENTI ASSOCIATIVI CHE RESERO PUBBLICA LA DRAMMATICA SITUAZIONE DEI DISOCCUPATI ULTRAQUARANTENNI IN ITALIA

08.10.2016 09:53

 

    Nell’anno 2002 in Lombardia e precisamente nelle città di Milano e Erba (prov. Como), Mario Guerrasio – Consulente Giuridico e Paladino dei Diritti Civili - e Armando Rinaldi - ex dirigente di una multinazionale costretto nel 2001 a concordare le ‘’ dimissioni’’ a 51 anni con 34 anni di contributi – senza conoscersi ed entrambi allo scuro di qualsivoglia loro progetto sociale, ideano e co-fondano separatamente due enti associativi (EAS) unici nel suo genere, allo scopo di abbracciare la causa dei disoccupati ultra40enni (tali principalmente per la loro età anagrafica ); tipo di disoccupati che in quel periodo stavano emergendo drammaticamente, nonostante la Politica Istituzionale Pubblica Nazionale   (Governo) disconosceva il problema e, una volta resasi edotta, attuò per alcuni anni una politica atta a sminuirne il dramma.

 

    Gli Enti Associativi in questione sono il SOU -acronimo di Sindacato per l’Occupazione degli Ultraquarantenni – organizzazione sindacale costituita con atto notarile e ATDAL -acronimo di Associazione per la Tutela dei Diritti Acquisiti dei Lavoratori-.                                                              

 

    I due Enti associativi ebbero - dopo la loro costituzione - l’ occasione di conoscersi  attraverso un importante quotidiano nazionale milanese e quindi incontrarsi. 

                                                                                                                                       

    Trattando la medesima materia, perseguendo i medesimi obiettivi, SOU   e   ATDAL finirono per condividersi  e copiarsi involontariamente persino negli slogan e motti, tra i quali il conosciutissimo        

 

"TROPPO GIOVANI PER LA PENSIONE, TROPPO VECCHI PER LAVORARE" 

 

    ATDAL ebbe modo di ‘’ramificarsi’’ fondando altre sigle associative esempio "OVER 40". Situazione diversa per il Sindacato SOU, che vista  la propria natura sindacale doveva  (e deve) mantenersi più rigido e formale nei propri percorsi rispetto i generici movimenti associativi. Anche per questo i due enti associativi non strinsero mai un rapporto collaborativo pur considerandosi entrambi utilissimi alla causa comune. Quello che rimane indiscusso è il pionierismo di questi due enti associativi riguardo il problema dei disoccupati Ultraquarantenni e  l'averlo portato avanti per oltre un decennio facendo abbastanza  ''rumore ''. Se oggi si parla degli ultraquarantenni disoccupati (che supera il milione e ottocentomila)    è per il fortissimo e disinteressato impegno di Armando Rinaldi e Guerrasio.      

                                      

    Nutrita è la loro rassegna stampa, interventi in radio, tv, per non parlare di manifestazioni, banchetti e volantinaggi per le pubbliche vie.                             

                                                                                      

    Oggi  una nota di biasimo va fatta: entrambi sono tuttora d’accordo nell'ammettere che la maggioranza dei disoccupati ultraquarantenni poco si è attività per dare visibilità agli Enti associativi SOU e ATDAL e persino a loro stessi, non assumendo cariche all’interno degli Enti stessi( esempio candidandosi a Referenti Locali al fine di formalizzare una  rete capillare sul territorio). Quindi per dirla alla Rinaldi "gli associati  ti danno una benevole pacca sulla spalla accompagnandola da un bravo, continua tu!"

 

 

 

 

                                                                            

 

 

—————

Indietro