Troppo giovani per la pensione, troppo vecchi per lavorare


Le scelte di vita

01.09.2018 19:42

Le scelte di vita

(confronto tra un conservatore e un progressista)

 

Un padre chiamò a sè i suoi due figlioli ormai cresciuti e disse loro: "Voi siete due fratelli e miei unici figli e oggi in vostro onore vi offrirò un pranzo speciale per verificare la vostra maturità, le vostre scelte di vita, i vostri ideali e il vostro reciproco rispetto."
All'ora del pranzo si sedettero a tavola: un figlio si pose alla Destra del padre, mentre l'altro si pose alla sua Sinistra.
Il padre disse loro: "Poichè le portate saranno quattro e ogni portata sarà composta di due piatti con cibi diversi, si deve stabilire chi fra voi due dovrà scegliere per primo i piatti di ogni portata; userò una moneta che lancerò in aria". La sorte preferì il figlio sedutosi alla Destra del padre.
Questi chiamò i domestici e fece portare in tavola la "prima portata" composta di due piatti: in uno era posta la Lealtà, nell'altro l'Astuzia.
Al figlio seduto alla sua destra, il padre disse: "Poichè la sorte ti ha favorito, serviti per primo e scegli il piatto che preferisci!".
Il figlio posto alla Destra del padre scelse la Lealtà.
Allora il padre rivolto al figlio posto alla sua Sinistra disse: "Poichè uno dei due piatti posti sulla tavola è stato preso da tuo fratello, accetti tu di prendere il piatto contenente l'Astuzia?".
Rispose il figlio seduto a Sinistra: "Accetto di prendere il piatto rimasto sulla tavola, che mio fratello ha rifiutato, poichè in tal modo sarò libero di agire come meglio credo".
Giunse in tavola la "seconda portata" composta di due piatti: su di un piatto era posta la Gloria e nell'altro l'Amore.
Rivolgendosi al figlio seduto alla sua Destra il padre disse: "Poichè la sorte ti ha favorito, puoi scegliere per primo: quale piatto preferisci?".
Il figlio favorito dalla sorte scelse il piatto con la Gloria.
Il padre si rivolse allora al figlio posto alla sua Sinistra dicendogli: "Accetti tu di prendere il piatto rimasto sulla tavola contenente l'Amore?"
Il figlio seduto alla Sinistra del padre rispose: "Accetto di prendere il piatto rimasto sulla tavola, che mio fratello non ha preso, poichè in tal modo sarò fratello di tutti quelli che avrò accanto".
Arrivò in tavola la "terza portata" composta di due piatti: su di uno era posto il Potere dell'Individuo, nell'altro il Potere delle Masse.
Disse il padre al figlio seduto alla sua Destra: "Poichè la sorte ti ha favorito, scegli per primo il piatto che preferisci".
Il figlio preferito dallo sorte disse: "Scelgo il piatto con il Potere dell'Individuo. Pertanto io uomo sarò signore, padrone, giudice ed arbitro all'interno della mia casa e su tutte le mie proprietà".
Il padre allora si rivolse al figlio posto alla sua Sinistra e gli disse: "Poichè il piatto col Potere dell'Uomo è stato preso da tuo fratello, accetti tu di prendere il piatto con il Potere delle Masse?"
Rispose il figlio seduto alla Sinistra del padre: "Accetto di prendere il piatto con il Potere delle Masse. Pertanto proporrò leggi sociali appropriate per le "moltitudini" e giuste, in modo da essere eletto alla "gestione" dei diritti e doveri collettivi".
Arrivò in tavola la quarta e ultima portata e tutti videro che su un piatto vi era la Vita, mentre sull'altro la Morte.
Disse il padre rivolto al figlio posto alla sua Destra: "Poichè la sorte ti ha favorito, scegli per primo il piatto che preferisci".
Il figlio posto alla Destra del padre rispose: "Il mio desiderio è che la scelta sia concessa prima a mio fratello".
Il padre si rivolse quindi al figlio posto alla sua Sinistra e gli disse: "Tuo fratello è disposto a cederti la prima scelta. Accetti tu questa decisione?"
Il figlio seduto alla Sinistra rispose: "Accetto di scegliere per primo e scelgo la Vita".
Allora il padre si rivolse al figlio posto alla sua Destra e gli disse: "Sul tavolo è rimasto il piatto con la Morte; accetti tu di prendere ciò che tuo fratello ha rifiutato?"
Rispose il figlio posto alla Destra del padre: "Accetto di prendere il piatto rimasto sulla tavola, che mio fratello ha rifiutato. Pertanto, padre mio, ordina quando, dove e come ed io andrò incontro alla morte per primo".
Il padre allora si alzò e sentenziò: "Domani darò un grande banchetto e saranno invitati parenti, amici, conoscenti e vicini affinchè tutti possano festeggiare la gioia che ho nel cuore, perchè i miei figlioli si sono dimostrati sì divisi nelle "scelte di vita", ma rispettosi delle proprie libere scelte, indipendenti e sovrane, tanto da fare presagire che essi un giorno faranno onore non solo alla famiglia ma a tutta quanta l'umanità, bisognosa di saldi princìpi."

(2017, Racconto. MGuerrasio, Operatore socio assistenziale internaz.le, www.asobrasil2002.blogspost.it )

 

 

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