Troppo giovani per la pensione, troppo vecchi per lavorare


Sanremo 2017

12.02.2017 14:04

Sanremo, vince Francesco Gabbani con il suo scimmione danzerino. Carlo e Maria, che feeling

di all'inviata Cinzia Marongiu   -

Alla fine hanno vinto in tanti. Magia di Sanremo capace di inglobare nel suo formidabile carrozzone sacro e profano, alto e basso, serio e scherzoso e di farne venire fuori un qualcosa di unico. Per dirla con Pippo Baudo, perché “Sanremo è Sanremo”. A trionfare è Francesco Gabbani che infila un uno-due micidiale all’Ariston essendo riuscito a vincere nel 2016 nelle Nuove Proposte e nel 2017 tra i Big. Partiva come outsider ma il suo balletto con lo scimmione e la travolgente “Occidentali’s karma”, capace di mettere alla berlina tutte le fisime orientaleggianti di noi occidentali stressati e modaioli, aveva una marcia in più. E a ogni passaggio televisivo o radiofonico era sempre più chiaro perché bastava guardarsi intorno per scorgere qualcuno che la canticchiava e accennava qualche passo di ballo, proprio come “la scimmia nuda”.

Parlano i vincitori - “Dedico la vittoria a chi ha creduto in me, a chi mi sta accanto, alla mia famiglia”, dice ancora visibilmente emozionato, quando raggiunge la sala stampa. “Io non me l’aspettavo per niente anche se in un angolino del mio cuore ci speravo”. Probabilmente lo stesso angolino che coltivava Fiorella Mannoia, data per vincitrice e quindi, giustamente un po’ sfavorita da tanta sicurezza. Ma “Che sia benedetta” è una canzone destinata a durare, un inno alla vita da ascoltarsi come mantra mattutino quando l’umore è sotto i piedi e la fatica si fa sentire. E Fiorella, che di canzoni entrate nella storia della musica italiana se ne intende,  sa che quella del tempo è la vittoria più dolce da assaporare.  Anche se poi, scherzosa nella sua signorilità, avverte i giornalisti con un sorriso e l’occhiolino: “La prossima volta però non ditelo più che vinco io”. Al terzo posto c’è Ermal Meta, cantautore albanese naturalizzato italiano, talentuoso e molto apprezzato anche come, con “Vietato morire”, un pezzo che racconta gli abusi subiti in famiglia, commovente e autobiografico. “Un inno alla disobbedienza perché alla violenza bisogna avere il coraggio di dire basta quando senti che ti sta comprimendo l’anima. La mia dedica va alla persona che mi ha insegnato a disobbedire, mia madre”. Tre pezzi diversissimi, tre pezzi che ascolteremo tantissimo e che suggellano il 67° Festival della Canzone italiana. Quello delle larghe intese, quello capace di mettere insieme il numero 1 della Rai con la numero 1 di Mediaset e di vederli crescere insieme giorno dopo giorno, senza snaturarsi, ma proteggendosi l’uno con l’altro. È stato così anche durante la finale. Un sodalizio suggellato tra le risate da Gepi Cucciari che li ha resi protagonisti di un siparietto strappalacrime (e risate) ribattezzato "Sanremo per te", versione Rai del programma culto della De Filippi.

 

Vince Maria De Filippi, definitivamente umanizzata dalla cura festivaliera. Non più cyborg acchiappa-ascolti, ma donna di spettacolo finalmente morbida nel lasciarsi condurre dalle emozioni, negli abbracci ai protagonisti, nei baci alle rockstar e nell'intesa con i colleghi. Fedele a se stessa nell'ostinazione con cui riesce a essere la prima conduttrice della storia del Festival a non scendere le temutissime scale ("non ne sono capace"), ma rinnovata nello sguardo auto-ironico con cui mostra le sue legittime fragilità.

Vince Carlo Conti, definitivamente assurto al ruolo di conduttore principe, capace di fare la spalla ai comici e di sottlineare le emozioni dei super ospiti, mai invadente, mai lento, e incredibilmente capace di reggere con i soriso davanti al fuoco di fila di provocazioni e rumors velenosi al quale è stato sottoposto per settimane.

Vince Maurizio Crozza finalmente rappacificato con quel palco che qualche anno fa lo aveva fischiato, capace di raccontare le idisincrasie della politica così come quelle festivaliere, rispolverando una delle sue maschere più riuscite, quella del senatore Razzi.

Vince Zucchero, super ospite italiano e internazionale insieme che regala alla storia di Sanremo uno dei momenti più alti e commoventi con quel duetto virtuale con il grande Luciano Pavarotti sulle note di "Miserere" salutato da una standing ovation.

Vince soprattutto la Rai, capace ancora una vlta di mettere in piedi un evento-monstre con ascolti da record e con le grandi emozioni che solo le storie di straordinaria normalità, insieme alla grande musica, sanno regalare.

11 febbraio 2017

 

 

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Festival di Sanremo 2017
DI TUTTO E DI PIU' E CANZONI COME CONTORNO 

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E lo chiamano ancora FESTIVAL della C A N ZO N E  ITALIANA
Che società delirante, piagnucolana e senza spina dorsale! Tra qualche hanno faranno persino l'amore sul palco. E poi pretendono non essere occupati / conquistati da altri popoli.
12.02.2017

 

 

 

"Renzi tre anni di nulla. Carlo e Maria con dentini finti? Vien voglia di pagare il canone a Mediaset"

ll comico ritrova la forma migliore, esordisce sbeffeggiando le statistiche di Pagnoncelli. Poi raffica di battute sull'inciucio Rai-Mediaset attorno ai conduttori

 

 

Maurizio Crozza durante la quarta serata del Festival (Ansa)

di Cristiano Sanna

"Cosa avete gradito di più del Festival?". Detto col perfetto accento veneto-signorile di Nando Pagnoncelli, rievocato con un altrettanto perfetto trucco di scena. Risposta: "Tua sorella". E i conduttori piacciono? Maurizio Crozza nei panni del sondaggista ulina le mani tipo urna. La risposta: "Se dici ancora una volta Maria e Carlo libero i Rottweiler". Poi riprende i suoi panni e va dritto nella sala macchine, al presunto inciucio tra i due conduttori.

Cosa si agita attorno ai due inseparabili

"Ormai Maria e Carlo inseparabili" prosegue Maurizio Crozza, "lei viene in Rai, lui, beh per ora c'è una trattativa. Penultima serata, dalla settimana prossima che sarà di Sanremo? Durante il Festival sembra Las Vegas, poi sembra un congresso di Scelta Civica. Il sindaco parla con i vasi, si aggira come Tom Hanks in Castaway". A proposito della gara: "Uno dei giovani si laureerà campione e mi dispiace. In questo Paese sei ti laurei non puoi fare il ministro dell'Istruzione". Giù risate. E si arriva così al sistema di voto a Sanremo: "Funziona alla perfezione. Usiamo il Sanremello come legge elettorale. La Consulta ha bocciato quella in vigore, hanno salvato solo il carattere con cui è scritta".

Conti meglio di Renzi

Ed eccoci alle sferzate politiche: "Cosa resta del governo Renzi? Legge elettorale no, il jobs act non va, le province resistono. Carlo in tre anni hai riciclato Arisa, riciclato Garko e stai cercando di rendere umana Maria. Noi italiani dobbiamo tenerci Gentiloni. A dicembre è andato a Palazzo Chigi col trolley piccolo, non ha nemmeno il cambio". Ma poi si torna, col veleno in coda, su Carlo e Maria, Maria e Carlo: "State così bene a fare le scenette con i dentini finti che viene voglia di pagare il canone. A Mediaset". 

10 febbraio 2017

 

 

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miserie italiane
"FESTIVAL DI SAN REMO": INGLOIOSA E TRISTE SFILATA DI TUTTO E DI PIÙ, 
CON SOSTENUTO SHARE D'APPROVAZIONE

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Festival della CANZONE Italiana?
No, festival della "Corte dei Miracoli", della non-etica e dell'incoerenza da parte
degli Autori, i quali permettono, per lucro, di stravolgere la vera natura della Manifestazione, 

stravolta da interventi propri di programmi come "Matrix", "Arena", "Pomeriggio 5", "Detto Fatto", etc... .
E con queste teste dovremmo cambiare la Politica Istituzionale Pubblica Nazionale e Locale?
11.02.2017

 

 

 

da Mina Iazzetta (su Facebook):

 

650.000 euro è il vergognoso compenso che la TV di Stato elargira' a Carlo Conti mentre abbiamo ancora i terremotati nelle tende e gente che muore per il freddo...

 

 


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vento di cambiamento
DUE RAGIONI PER NON SEGUIRE IL FESTIVAL DI S.REMO

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1a) Da molti decenni la manifestazione mette in risalto chicchessia fuorchè IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA, ovvero la canzone;
2a) L'eccessiva spesa di denaro pubblico per questa Manifestazione artefatta, che è un'offesa, umiliazione per chi se la passa male, nonostante con diritti.
22.01.2017

 

 

 

 

 

 

 

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