Troppo giovani per la pensione, troppo vecchi per lavorare


DISOCCUPATO–FORZATO ULTRAQUARANTENNE ALLO SPECCHIO

21.12.2016 14:09

Hai più di 40 anni ed un bel giorno il tuo datore di lavoro ti convince o ti costringe a trovare un altro lavoro o a prenderti la p.IVA, magari facendoti vedere un po’ di soldi, oppure chiude o riduce le dimensioni della azienda con mille motivazioni, oppure ancora decide di trasferire all’estero le attività produttive.                                        
Ti trovi così fuori dal mondo del lavoro, ma con molta fiducia e con molte speranze affronti il futuro pensando:” non sono vecchio ed ho acquisito una professionalità: non mi sarà difficile trovare un nuovo lavoro”.

Poi, dopo qualche mese, ti accorgi che le cose non vanno proprio come pensavi: i risparmi cominciano ad assottigliarsi, cominci a fare piccole rinunce, non puoi più consentire alla tua famiglia di mantenere il tenore di vita di prima. Insomma le giornate diventano un calvario e tu ti innervosisci sempre più perché ti accorgi che il mercato del lavoro rifiuta i “lavoratori maturi” a favore dei giovani, che costano di meno, grazie agli incentivi all’assunzione. In sostanza per te si allontanano le speranze di reinserirti nel mondo del lavoro.

Cominci a girare presso amici e parenti alla ricerca di una sistemazione, ti affidi alle agenzie di lavoro interinale, o alle agenzie del lavoro, ma accorgendoti che molto spesso possono farti solo promesse, e che in realtà anche loro hanno difficoltà a predisporre il tuo inserimento per via dell’età.
Oppure arrivi ad accettare il lavoro offerto da quei “pirati commerciali” senza scrupoli che giocando sulla tua condizione disagiata e debole ti fanno balenare l’idea di risolvere i tuoi problemi con miracolose offerte di franchising o di network marketing. Ma anche qui , dopo un po’ ti accorgi che tu lavori per raggranellare qualcosa, ma in realtà i veri guadagni li fanno gli altri.

Insomma le tenti tutte ma con molte difficoltà e senza molto successo e con una aggravante: essendo passato molto tempo ti accorgi di perdere a poco a poco quella professionalità che avevi acquisito e pian piano ti senti tagliato fuori.

A questo punto, se non sei preso da sconforto o da depressione, senti il bisogno di confrontarti, di verificare se e quante persone sono nella tua condizione, di lavorare insieme a loro per far sentire la voce di “gruppo”, e non quella singola.

Senti il desiderio di far emergere e far conoscere a tutti, politici ed amministratori, questa drammatica condizione sociale, ma senti anche la necessità di impegnarti, insieme agli altri, di ricercare soluzioni lavorative pratiche, rapide, efficaci e stabili.

Per rispondere a questa esigenza nasce nel 2002 in Lombardia l’Organizzazione Sindacale SOU (acronino di sindacato per l’Occupazione degli Ultraquarantenni) -unica nel suo genere- ad opera in primis dall’ex consulente giuridico Mario Guerrasio e Federico Pajer di Mentana, supportati poi da un nutrito gruppo di disoccupati-forzati ultra40enni  che sul “Corriere della Sera-Lavoro ” raccontano in prima persona la esclusione dal mondo del lavoro in età matura, tastando la grande difficoltà a reinserirsi. Da qui la volontà di unire gli sforzi per predisporre strumenti di analisi del fenomeno, ricerca delle soluzioni e supporto formativo e psicologico, che possano rendere più rapido ed efficace il reinserimento nel mondo del lavoro dei DISOCCUPATI-FORZATI ULTRAQUARANTENNI.

 

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